Ho perso il conto delle vaporiere che ho incendiato negli ultimi anni, ti fregano perché non appena senti quello strano odorino di bruciato è troppo tardi… carbonizzata. Un po’ come la cottura dei fusilli, cotti fuori ma un po’ troppo al dente nell’attorcigliatura ed è proprio quel nano secondo in più che te li spappola.
Non ho bruciato il pesce, ma era per dire che io le vaporiere le consumo nel vero senso della parola.
Vai e cuoci mia cara …!
E poi io vado in giro per casa e ciao, me la dimentico sul fuoco, l’acqua si consuma e butti via tutto.
Ho risolto il problema riesumando la vaporiera di dimensioni epiche in acciaio della reverenda batteria di pentole AMC. Quella che sembrava troppo grande e ingombrante adesso non la rimetto nemmeno nello scaffale, ma la lascio direttamente sul fornello una volta lavata, tanto la riuso subito, e ora sarebbe diventata anche troppo piccola …ho detto tutto.
Non mi stupisce che a Milano ci sia una piccola catena di ristoranti che vaporizza tutto, si possono fare davvero tantissimi piatti gustosi, leggerissimi e versatili. L’unico limite è la qualità degli ingredienti, quella deve essere top dal momento che il vapore non fa altro che esaltare il gusto proprio di quello che si cucina.
Sono ancora alle prime armi, nel senso che fino ad ora mi sono limitata a cuocere verdure e qualche tipologia di pesce – merluzzo, rana pescatrice, uova di seppia, astici, gamberoni e poco altro – ma sono sicura che si possa fare molto di più, anche magari aromatizzando l’acqua o cose simili… si proverà.
Questa volta ho assemblato un po’ di cose che avevo cotto in anticipo e poi messe in frigo: rana pescatrice e cavolo romano. Leggermente intiepiditi e conditi con cipolla rossa marinata e curcuma. Molto bello, molto semplice, molto leggero, molto buono of course e molto adatto al mese di gennaio.